La fecondazione in vitro (FIVET) è il metodo più conosciuto nel campo della procreazione medicalmente assistita e comporta la la fecondazione dell’ovocita e l’incubazione dell’embrione risultante, in condizioni di laboratorio. La procedura è suddivisa in varie fasi che iniziano con l’indagine della fertilità esistente mediante uno screening completo dei fattori femminili e maschili, nonché esami di controllo ematologico e ormonale. Segue la stimolazione ovarica con terapia farmacologica che porta al trasferimento di embrioni, che di fatto è il completamento della procedura.

La cura personalizzata, a seconda del protocollo terapeutico utilizzato in ogni caso, si traduce in una differenziazione dei costi. Di solito c’è un costo fisso che comprende tutte le procedure necessarie per il processo di fecondazione, esclusi i costi dei farmaci e dei test prenatali. Nella maggior parte dei casi, il costo della terapia farmacologica non è incluso nel costo fisso, e può variare a seconda del dosaggio prescritto dal medico. Una parte del costo dei farmaci e dei test prenatali viene coperta da prescrizione un’impegnativa rilasciata dall’EOPYY (Ente nazionale per l’erogazione di servizi sanitari).

La procedura della procreazione medicalmente assistita è consentita fino ai 50 anni, ai sensi delle Leggi 4272/2014, 3305/2005 e 3089/2002 che regolamentano i principi di funzionamento delle Unità di Procreazione Medicalmente Assistita (U.P.M.A.).

La procedura in sé non è dolorosa, ma crea una situazione emotivamente stressante per la vita sessuale, familiare e riproduttiva della coppia e per la vita dell’ambiente familiare allargato. Di conseguenza, è assai preziosa la presenza di un consulente di procreazione assistita durante i tentativi di raggiungere la fertilità, poiché contribuisce a migliorare le relazioni di coppia e familiari, nonché a comprendere le aspettative, in modo da ottenere un risultato positivo.